1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (No Ratings Yet)
blankLoading...

Cisticercosi (infezione da Cysticercus Cellulosea)

Elementi essenziali della diagnosi

  • Escissione chirurgica del tessuto coinvolto, con identificazione al microscopio del parassita.
  • Spesso sono presenti cisti calcificate alla radiografia o alla tomografia computerizzata (TC).
  • Sierologia positiva che indica una precedente esposizione al T solium.
  • Aspirazione con ago fine delle cisti (citomorfologia caratteristica).

Considerazioni generali

La cisticercosi è causata dall’invasione dei tessuti da parte delle forme larvali di T solium, che sono state indicate come Cysticercus cellulosea, anche se questo nome non è tassonomicamente corretto e introduce confusione. In un ospite infettato dal T solium adulto, le uova o le proglottidi vengono trasmesse nelle feci. Una volta che le uova o le proglottidi vengono ingerite dai suini (ospiti intermedi) o dall’uomo (ospiti definitivi e intermedi), le uova si schiudono nel succo gastrico, permettendo al cisticerco di migrare dall’intestino a siti disseminati, attraverso le venule mesenteriche efferenti. Nell’uomo può verificarsi anche un’autoinfezione, in cui le uova prodotte dal verme intestinale adulto si schiudono e invadono l’epitelio intestinale.

Cysticercus Cellulosea Infection

La cisticercosi, causata dallo stadio larvale di Taenia solium, è relativamente rara in Italia. Tuttavia, sono stati segnalati casi sporadici, soprattutto nelle regioni a più alto tasso di allevamento di suini. Uno studio siero-epidemiologico ha evidenziato la presenza di cisticercosi umana in Italia, suggerendo la necessità di una sorveglianza continua.

Risultati clinici

Segni e sintomi

I sintomi associati alla cisticercosi sono legati all’organo invaso dai cisticci e alla reazione infiammatoria che si verifica in risposta alla larva. A livello cerebrale, la cisticercosi può causare aracnoidite o meningite cronica, con associati cefalea, vertigini, vomito e neuropatie craniche. Altre presentazioni includono idrocefalo ostruttivo con atassia e demenza, vasculite intracranica con segni neurologici focali e alterazioni neuropsichiatriche, o effetto massa con convulsioni, cefalea o deficit neurologici focali. Inoltre, può verificarsi una compressione del midollo con debolezza degli arti inferiori e perdita della continenza intestinale e vescicale. Le cisti al di fuori del sistema nervoso centrale tendono a verificarsi all’interno del muscolo, sono il più delle volte asintomatiche e alla fine muoiono, calcificano e possono essere rilevate incidentalmente dalle radiografie. Occasionalmente, le cisti muscolari causano una pseudo-ipertrofia che può essere associata a miosite, febbre alta ed eosinofilia. Le cisti possono anche verificarsi all’interno di organi critici (comunemente cuore e fegato), dove si presentano come lesioni di massa con dolore o sintomi ostruttivi.

Risultati di laboratorio

I pazienti con cisticercosi possono presentare un lieve aumento della conta leucocitaria, eventualmente con eosinofilia. Nei pazienti con meningite associata a neurocisticercosi, l’esame del liquido cerebrospinale può mostrare pleocitosi linfocitaria o eosinofila, ipoglicorrachia e proteine elevate. Recentemente è stato sviluppato un test sierologico per il T solium, ma le sue caratteristiche di performance devono ancora essere validate. Risultati falsi positivi sono stati associati a infezioni causate da altri cestodi. Un test sierologico negativo non esclude la diagnosi di cisticercosi.

Imaging

Le cisti vive associate alla cisticercosi sono spesso multiple e hanno un aspetto caratteristico alla TC o alla risonanza magnetica, sia che si tratti di cisti uniloculari con o senza enhancement. I pazienti con cisticercosi extraneurologica possono presentare noduli sottocutanei indolori, spesso sugli stinchi, che sono calcificati e hanno un aspetto caratteristico alla radiografia semplice.

Diagnosi differenziale

I pazienti che si rivolgono alle cure per i sintomi dell’infezione da T solium lo fanno più spesso a causa dei sintomi neurologici associati alla neurocisticercosi. I sintomi neurologici più comuni sono l’effetto massa e le convulsioni (legati alle lesioni intraparenchimali), l’idrocefalo (legato alle cisti intraventricolari), la meningite cronica (legata alle cisti subaracnoidee) e la compressione del midollo (dovuta alle cisti del midollo spinale). La diagnosi differenziale di ciascuno di questi sintomi esula dall’ambito di questa trattazione, ma la malignità può presentarsi con modalità identiche e quindi deve essere esclusa.

Complicazioni

Anche la cisticercosi viscerale è comunemente asintomatica, ma può ostruire le strutture locali (ad esempio, l’ostruzione biliare nella cisticercosi epatica). La neurocisticercosi può portare a una compromissione neurologica permanente, al coma o persino alla morte.

Il trattamento

La terapia della cisticercosi comprende l’intervento chirurgico, quando possibile e necessario, in combinazione con praziquantel o albendazolo (vedi Box 2). La terapia della cisticercosi comunemente aumenta l’infiammazione locale, causando così un peggioramento paradossale dei sintomi del paziente. Si discute se i corticosteroidi debbano essere utilizzati come terapia aggiuntiva per i pazienti in trattamento per la neurocisticercosi.

Le manifestazioni cliniche della cisticercosi in Italia sono coerenti con le osservazioni globali, con la neurocisticercosi come forma più grave. I protocolli di trattamento in Italia sono in linea con le linee guida internazionali, utilizzando agenti antiparassitari come albendazolo o praziquantel, spesso in combinazione con corticosteroidi per gestire le risposte infiammatorie. Nei casi di neurocisticercosi, possono essere prescritti farmaci antiepilettici per controllare le crisi. L’intervento chirurgico viene preso in considerazione quando è necessario rimuovere le cisti che causano sintomi o complicazioni significative.

Prognosi

Il tasso di mortalità per la neurocisticercosi non trattata si avvicina al 50%, ma il trattamento riduce questo tasso al 5-15%.

Prevenzione e controllo

Le linee guida per la prevenzione della cisticercosi sono le stesse della prevenzione dell’infezione da T solium (Box 3).

Le misure preventive in Italia si concentrano sulla corretta cottura della carne di maiale per eliminare il rischio di trasmissione del T. solium. Le iniziative di salute pubblica sottolineano l’importanza della sicurezza e dell’igiene alimentare per prevenire l’infezione. Sebbene l’incidenza della cisticercosi in Italia rimanga bassa, la consapevolezza e l’adesione alle pratiche preventive sono essenziali per mantenere questo status.

Subscribe
Notificami
0 Comments
Inline Feedbacks
View all comments