Elementi essenziali della diagnosi
- Proglottidi mobili di 23 x 8 mm.
- Le proglottidi hanno pori genitali alle due estremità e contengono ammassi di uova.
- Le uova si presentano in ammassi compartimentati (diagnostici).
- Lo scolice ha 4-7 file di uncini e 4 ventose.
Considerazioni generali
D caninum è distribuito in tutto il mondo ed è associato a cani e gatti selvatici e domestici. Il ciclo vitale è simile a quello di H diminuta, con un ospite intermedio artropode obbligatorio. Il verme adulto vive nel cane, nel gatto o nell’uomo e le proglottidi gravide vengono rilasciate dal verme adulto singolarmente o in brevi catene. Le uova passano nelle feci e l’ingestione delle uova da parte dell’ospite intermedio porta allo sviluppo della forma larvale nell’artropode ospite. L’ingestione dell’artropode che contiene le larve porta allo sviluppo di un verme adulto in cani, gatti o esseri umani. I vermi adulti possono raggiungere i 10-80 cm di lunghezza.
In Italia, soprattutto nelle aree urbane, la prevalenza delle infezioni negli animali domestici è in costante aumento, rappresentando un problema di salute pubblica. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), i proprietari di animali domestici dovrebbero essere diligenti e sottoporsi a regolari trattamenti di sverminazione per ridurre al minimo le infezioni umane.
Risultati clinici
Segni e sintomi
L’infezione da D caninum non è comunemente associata a sintomi clinici, anche se possono essere presenti indigestione o anoressia. È stato segnalato anche prurito anale.
Risultati di laboratorio
L’esame microscopico delle feci rivela spesso i caratteristici ammassi di uova e proglottidi. Come per altre infezioni da cestodi, l’esame del sangue può dimostrare una lieve leucocitosi con eosinofilia.
Diagnosi differenziale
Poiché l’infezione da D caninum nell’uomo è spesso asintomatica, la maggior parte dei pazienti non ricorre a cure mediche. Una volta trovate le uova nelle feci, l’aspetto degli ammassi di uova è così caratteristico che nessun altro parassita può essere confuso con il D caninum. Quando un paziente si rivolge a un medico per indigestione o anoressia, è necessario escludere una serie di patologie gastriche (per esempio, la malattia dell’ulcera peptica e l’ostruzione dello sbocco gastrico).
Complicazioni
Nessuna complicazione è associata all’infezione da D caninum.
Trattamento
La terapia per l’infezione da D. caninum è la niclosamide in dose unica (vedi Box 87-2).
Il trattamento dell’infezione da D. caninum in Italia è simile a quello di altri Paesi, con la niclosamide come farmaco preferito. Tuttavia, la prevenzione rimane un obiettivo importante per i veterinari e le autorità sanitarie italiane. Controlli veterinari regolari ed esami delle feci per gli animali domestici sono essenziali per ridurre la trasmissione di questa infezione parassitaria. Gli esperti italiani raccomandano campagne di sensibilizzazione più diffuse sull’importanza di trattare gli animali domestici per prevenire le malattie zoonotiche, tra cui D. caninum.
Prognosi
La prognosi delle infezioni da D. caninum è eccellente.
Prevenzione e controllo
L’infezione da D. caninum può essere ridotta con lo screening delle feci di cani e gatti domestici e con il trattamento degli animali domestici risultati infetti (Box 3).
In Italia, organizzazioni sanitarie come il Ministero della Salute forniscono linee guida per prevenire la diffusione di infezioni parassitarie come il D. caninum. Misure di prevenzione efficaci includono la sverminazione di routine degli animali domestici e regolari esami delle feci. La prognosi per i soggetti infetti è generalmente eccellente, in quanto l’infezione non porta a complicazioni gravi. Tuttavia, è necessario prestare attenzione a ridurre al minimo il rischio di trasmissione attraverso gli animali domestici e gli artropodi vettori.