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Infezione da Taenia Solium

Elementi essenziali della diagnosi

  • Uova sferoidali giallo-brune (31-43 um).
  • Lo scolice presenta uncini e quattro ventose.
  • Le proglottidi appaiono di solito come brevi catene.
  • Le proglottidi mature sono quadrate e non mobili.
  • Le proglottidi gravide hanno 7-13 rami laterali su ciascun lato dell’utero.

Considerazioni generali

L’infezione da T solium è diffusa in tutto il mondo; le aree endemiche comprendono il Messico, l’America meridionale e centrale, l’Africa, il Sud-est asiatico, l’India e le Filippine. L’infezione da T solium è comunemente legata all’ingestione di carne di maiale poco cotta, anche se altri animali possono ospitare la forma larvale del parassita. L’infezione può essere intestinale, in genere asintomatica, o extraintestinale (chiamata cisticercosi, vedi sotto), causata da forme larvali di T solium nei tessuti dell’ospite umano. L’ingestione di larve di T solium incistate è seguita dall’attacco dello scolice del parassita alla mucosa intestinale, che consente al verme di crescere fino a diventare un adulto entro 12 settimane. Possono essere presenti uno o più vermi adulti per = 25 anni, che possono raggiungere una lunghezza di 2-7 m. Ogni verme contiene < 1000 proglottidi. L’identificazione delle specie avviene in base al numero di ramificazioni laterali dell’utero in un utero gravido.

Taenia

L’infezione da Taenia solium, sebbene rara in Italia, è stata documentata sia in casi importati che autoctoni. Una revisione completa della letteratura dal 1990 al 2011 ha identificato 68 casi autoctoni e 5 importati di taeniasi da T. solium in Europa, con l’Italia che rappresenta l’8,3% dei casi importati. La maggior parte di questi casi importati è stata diagnosticata in migranti (74,7%) e viaggiatori (17,6%), principalmente dall’America Latina.

Risultati clinici

Segni e sintomi

L’infezione con il verme adulto di T solium è solitamente asintomatica, ma possono essere presenti sintomi addominali aspecifici, tra cui indigestione e nausea.

Risultati di laboratorio

I pazienti con infezione intestinale da T solium presentano spesso risultati anomali degli esami delle feci per la ricerca di ovuli e parassiti e occasionalmente presentano una lieve leucocitosi con eosinofilia.

Diagnosi differenziale

Poiché l’infezione con il verme adulto del T solium è asintomatica, la principale preoccupazione diagnostica in un paziente con T solium intestinale è se il paziente ha una cisticercosi. Se i risultati della valutazione suggeriscono la presenza di un’infezione extraintestinale, è necessaria una terapia specifica per la cisticercosi.

Complicazioni

L’infezione intestinale da T solium non è comunemente associata a sintomi; tuttavia, nei pazienti con un’elevata carica di parassiti, può verificarsi un’ostruzione.

Taenia Solium Life Cycle

Trattamento

La terapia per l’infezione intestinale da T solium consiste nella somministrazione di praziquantel o niclosamide (vedi Box 2). Gli esami di controllo delle feci devono essere eseguiti un mese dopo il trattamento.

In Italia, la gestione della cisticercosi presenta delle sfide a causa della limitata consapevolezza degli operatori sanitari. Uno studio ha evidenziato che gli operatori sanitari europei spesso non hanno familiarità con questa infezione, con conseguente potenziale sottodiagnosi o gestione errata. Lo studio ha sottolineato la necessità di migliorare i protocolli di screening, diagnosi e gestione adattati al contesto europeo.

Prognosi

La prognosi dei pazienti con infezione intestinale da T solium è eccellente.

Prevenzione e controllo

La prevenzione dell’infezione da T solium prevede un’adeguata cottura della carne di maiale e dei prodotti a base di carne di maiale a una temperatura interna > 65 °C (riquadro 3). Il congelamento, il decapaggio e la salatura non prevengono l’infezione. La vaccinazione dei suini e la fornitura di mangimi privi di uova e proglottidi sono altre misure preventive che sono state segnalate come efficaci nel controllo dell’infezione. Poiché gli esseri umani infetti sono in grado di trasmettere il cisticerco ad altri, è necessario utilizzare precauzioni enteriche e trattare i campioni di feci con attenzione alla decontaminazione. Inoltre, devono essere disponibili strutture adeguate per lo smaltimento delle acque reflue umane.

Le misure preventive in Italia si concentrano su interventi di sanità pubblica che comprendono i settori veterinario, sanitario e ambientale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda interventi fondamentali come il trattamento della taeniasi umana e gli interventi nei suini (vaccinazione e trattamento antielmintico). Le misure di supporto includono l’educazione sanitaria della comunità sull’igiene e la sicurezza alimentare, il miglioramento dei servizi igienici per porre fine alla defecazione a cielo aperto, il miglioramento delle pratiche di allevamento dei suini per prevenire i suini liberi di circolare e processi rigorosi di ispezione delle carni.

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